L'agricoltura nelle scuole Laurino 24 Ottobre
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Albero genealogico Molinari

 



Giovani Pesce
L'Orto Agrario


L'ECO
GIORNALE DELLA PROVINCIA DI SALERNO
Martedì, 25 Ottobre 1898
DALLA PROVINCIA
(LETTERE E CARTOLINE)
L'agricoltura nelle scuole
Laurino 24 Ottobre

Pubblichiamo di buon grado la lettera seguente inviataci dal prof. Pesce; poiché essa dimostra che ancor prima della circolare Baccelli il lavoro manuale non era trascurato in alcune scuole della nostra provincia.

Convinto fin dai primi anni d'insegnamento che nelle scuole elementari, e specialmente nelle rurali, i lavori manuali più utili sono quelli agricoli, mi adoperai alla meglio presso questo Municipio per ottenere un appezzamento di terreno ad uso delle scuole. L'ottenni, quantunque incolto, inadatto, quasi inservibile, nell'anno 1887, e solo per darli un nome l'intitolai: Orto Agrario: n'era proprio la parodia!
In esso, mercé un sussidio di lire 250 ottenute dal Ministero d'Agricoltura nel 1888, potei far costruire dei muri di sostegno ai diversi piani; ed un po' per volta d'anno in anno, circa 10 are di terreno sono state trasformate dagli alunni delle scuole in giardino, vigneto, campicello, orto, frutteto.
La superficie del giardino è di mq 210, ordinati con un viale lungo m.17 e largo 2,40 fiancheggiato di bossi e rose, con a destra e a sinistra 10 aiuole a forme di triangoli , di rettangoli, di quadrati, di cerchi, di semicerchi; ed in mezzo a ciascuna di esse vegeta dove una lilla, dove una tuia, dove un corbezzolo, circondati di giacinti, di viole di garofani e di erbe confacenti al clima di questo paese, rigido nell'inverno e caldo nell'està, ed all'esposizione nordica del locale attiguo ad un ex concento di monache, nel quale sono a disposizione delle scuole anche diverse stanze che, se non belle, sono almeno comode e poco lungi dall'attuale nuovo fabbricato scolastico.

Dal giardino s'immette in un secondo viale ad uso di ginnastica di mq 96 che terminano su d'un rialto a forma circolare, avendo una cisterna a due bocche, che raccolgono l'acqua piovano d'una grondaia.
A sinistra di questo viale è il vigneto di mq 110 in cui vengono coltivate 22 viti di Bordeaux, 2 Catavob, 40 di Aleatico nero, 8 di moscatella bianca ed 8 di moscatella nera.
Per pochi scalini si scende nel campicello di mq 344 distribuiti in due appezzamenti per la rotazione agraria: nell'uno erbe da foraggio e nell'altro cereali a vicenda annualmente. Dal campicello si scende pur nell'orto di mq 80, dove ora si rattrovano cavoli, cipolle, prezzemole, ecc.
Si sale per ultimo in un altro piano di m2 130 per la coltivazione d'alberi da frutti che consistono in un gelso, in due ulivi, tre susini, un pero, un melogranato ed un ciliegio.

Tutto ciò non forma certamente un campo sperimentale, chenon è fatto per le scuole elementari; ma è un apalestra in embrione per iniziare i fanciulli al alavoro, all'ordine ed ai rudimenti dell'agraria che vengono impartiti elementarmente e praticamente, proprio allo scopo di fare innamorare dei campi le generazioni novelle, come dice il Ministro Baccelli nella sua entusiastica circolare del 20 luglio corrente anno, e non per formare agronomi per quali esistono apposite scuole. Le pratiche esercitazioni agricole si fanno daglia alunni di queste scuole due volte alla settimana: martedì e sabato nelle ore pomeridiane, sotto l'immediata sorveglianza del sottoscritto.

Prof. Giovanni Pesce
Direttore didattico

 

 

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