Le congregazioni di carità a LaurinoCongregazione di Santa Lucia a Laurino
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L'elenco delle donne della Congregazione


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Devozione e carità
Le Congregazioni di Carità
a Laurino

Prima che Giovanni Pesce desse vita alla Società di Mutuo Soccorso, esistevano diversi enti che si occupavano di aiutare i bisognosi (o che almeno lo scrivevano nei loro statuti).
Erano le Congreghe di Carità



OBIETTIVI DELLE CONGREGAZIONI

La congregazione di carità era un ente morale sostenuto con donazioni e lasciti; curava gli interessi dei poveri e ne assumeva la rappresentanza legale davanti all'autorità amministrativa e giudiziaria; amministrava i beni che le erano assegnati per elargire le rendite secondo la legislazione vigente; assisteva e curava gli orfani e i minorenni abbandonati, i ciechi e i sordomuti poveri. Fonte e sostentamento dell'istituto erano le somme assegnate da enti pubblici (comune, istituti di credito) e le rendite dei beni donati o lasciati da privati. Le congregazioni di carità erano anche incaricate dell'amministrazione delle opere pie preesistenti, la cui gestione fosse loro attribuita dai rispettivi consigli comunali.
La congregazione sovrintendeva al conseguimento degli scopi delle opere pie poste sotto la sua dipendenza con i redditi derivanti dal patrimonio di ciascuna di esse, il cui ammontare era determinato nei rispettivi inventari e bilanci.

GESTIONE
La gestione della congregazione era affidata a un consiglio d'amministrazione, composto da un presidente e da un numero variabile di componenti (dipendente dell'entità della popolazione residente) eletti dal consiglio comunale, in parte al proprio interno, e disponeva di un segretario e di un tesoriere per la gestione rispettivamente della corrispondenza e della contabilità. Lo strumento regolatore dell'attività era lo statuto organico.

LEGISLAZIONE
Le funzioni e le attività da svolgere da parte delle congregazioni di carità, nonché le modalità di gestione, furono ridefinite nel 1890 e 1891, in base alla legge 17 luglio 1890, n. 6972 sulle istituzioni pubbliche di beneficenza, e al successivo regolamento emanato con decreto reale n. 99 del 5 febbraio 1891. Con legge 3 giugno 1937, n. 847 le congregazioni di carità vennero soppresse e le loro competenze passarono ai nuovi enti comunali di assistenza (ECA).

Fonte
http://www.lombardiabeniculturali.it/archivi/profili-istituzionali/MIDL00021E/



 

 

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