Giuseppe Volpi - Vita di Niccolò Politi da Laurino
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Giuseppe Volpi
Niccolò Politi
(Gaetano da Laurino)


Laurino 21.12.1687    Roma 12.03.1744

Niccolo' Politi unico figliuolo di Gaetano Dottor di legge, e d'Isabella Ciardulli da Laurino nato a' 21 di Dicembre dell'anno 1687, nella sua fanciullezza perdette il Padre; onde allevato dalla Madre, appena giunse all'adolescenza, che chiamato da Dio a vita religiosa, vestì l'abito de' Minori Osservanti con estremo dispiacere della sua detta Madre, e de' Parenti, che malvolentieri soffrivano di vedere estinta la di lui famiglia.

Non avea egli ancora l'età stabilita da' Sacri canoni per entrare nel noviziato, ma prevenuto dall'ardente suo desiderio, con fede finta del suo battesimo vi entrò nel Convento di Tramonti a' 2 Febbraio dell'anno 1702.
col nome di F. Gaetano da Laurino. E ben vi apprese un distaccamento perfetto dalle cose del mondo, abbandonato avendolo prima di poterlo conoscere. Sicché datosi con tutto fervore all'esercizio delle virtù cristiane e religiose, e nello stesso tempo agli studi filosofici, e teologici, siccome edificava tutti con la probità della vita, così eccitava in tutti una somma aspettazione, e stima della sua persona. Compiuti i soliti studi, passò alle letture prima della filosofia nel Convento di Araceli di Roma, e poi della teologia in quelli di Napoli e Bologna, le quali esercitando, fu promosso al grado di Diffinitor Provinciale.

Tra queste applicazioni mischiando lo studio delle lettere amene, e specialmente della poesia, coll'esempio de' SS. Padri, tra' quai si noverano S. Ambrogio Arcivescovo di Milano, il Venerabile Beda, S. Cipriano, Il Pontefice Damaso, S. Gregorio Nazianzeno, S. Paolino Vescovo di Nola, e più altri, de' quali si hanno molte composizioni poetiche, compose un'operetta sacra per S. Elena Vergine della stessa sua patria, intitolata: la Penitente Trionfante, stampata in Napoli per lo Pace, e un'altra per lo B. Lucido d'Aquaro, ammendue sotto il nome di Niccolò Politi, avuto nel battesimo. Terminate le letture nell'anno 1730 fu fatto Segretario Generale di Curia, e finalmente nel Capitolo Generale celebrato in Vagliadolid di Spagna a' 4 di Giugno dell'anno 1740 eletto Ministro Generale di tutto l'Ordine Francescano, il quale egli governò con tanto zelo, prudenza e giustizia, che la Santità del Regnante Sommo Pontefice Benedetto XIV con suo special breve gli concedette tutta la sua apostolica facoltà di fare, dispensare, trasferire, e consultare a suo arbitrio tutti gli ufficj delle Province.

Poco però potè godere la Religione di un così degno governo, perciocché travagliato da continue infermità, dopo due anni di gravissimi patimenti, rese l'anima al suo creatore a' 12 di Marzo dell'anno 1744 in età d'anni cinquanta cinque, due mesi, e diecinove giorni nel Convento di Araceli, e fu seppellito avanti l'altare di S. Antonio di quella Chiesa.
In molti luoghi si celebrarono solenni funerali, e sopra tutti si distinsero quei, che gli furono fatti nella Chiesa di S. Diego della sua Provincia in Napoli, ove fu receitata un'orazione funebre dal P. Francescantonio Mariani dello stess'Ordine Lettor Generale di teologia nel medesimo Convento, che fu stampata in Napoli con questo titolo:
Orazio in funere Reverendissimi Patris Cajetanus Politi Laurinensis, totius Ordinis Fratrum Minorum S.P:N. Francisci Ministri Generalis habita in Regio Templo S. Didaci Neap. A P. Francisco Antonio Mariani e Regno Corsicae, in eadem Conventu Sacrae Theologiae Lectore Generali. Neapoli 1744.


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