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Il 1848 di Pasquale Vecchio
Tre ciavarelle: carlini 24

Tre, ventiquattro e quarantotto. Detti così, sembrano numeri destinati a un terno al lotto facile e sicuro, tanto suonano bene assieme.
Non dovettero piacere a Pasquale Vecchio che forse le sibilò nelle orecchie delle inconsapevoli ciavarelle esprimendo tutto il suo rancore per Don Domenicantonio Ippoliti.
Come sempre: bracciali contro possidenti...

Numero 84
Udienza tenuta dal Giudice Conciliatore del comune di Laurino il dì trenta settembte 18quarantotto
Nella causa tra il Signor D. Domenicantonio Ippoliti Prop(ietario)
domiciliato in Laurino attore comparente personalmente
E Pasquale Vecchio fu Nunziante colono convenuto, contumace, domiciliato ivi.

L'attore ha conchiuso dichiararsi la contumacia contro il convenuto suddetto e per effetti condannarsi al pagamento di carlini ventiquattro prezzo di tre animali caprini così detti ciavarelle o pure alla restituzione di essi giusta il contratto verbale del dì sei Gennaro ultimo e che doveva il convenuto medesimo farne la restituzione in natura sin dal primo Agosto pel passato e alle spese del giudizio.

In udienza si è verificato il debito del convenuto Vecchio per non essere comparso si è reso contumace.

Per fatto: consta la domanda dell'attore.

Giudice Conciliatore Domenico Durante

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Nota:
ciavarello o ciavarella, voce arcaica o dialettale col significato di capretto/a: l'origine di questo vocabolo va ricercata nell'antico francese chevrel/elle (italianizzato appunto in ciavarello/a,) con uguale significato.