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Dal 1760 alla Repubblica Italiana
Famiglia Pesce in Laurino

Raffaele Pesce

Per tradizione orale familiare e per studi compiuti dall’arch. Cav. Giustino Pecori, incaricato dal Governo a formulare l’elenco delle famiglie nobili della provincia di Salerno nella seconda metà dell’ 800, la famiglia vuolsi diramazione della antichissima famiglia Pesce, nobile napoletana ascritta al sedile di Capuana, dimorante nel Quartiere detto “dei Capece” ed appartenente alla omonima consorteria di famiglie di milites napoletani, decaduta nel periodo Spagnolo . Sembra essere giunta in Laurino al seguito dei Capece Conti di Sacco, dimoranti in Laurino in quella che risultò poi essere la prima “casa palazziata” dei Pesce, oggi attigua al palazzo Gaudiani ma un tempo tutt’uno.


GHERARDO PESCE (1760/ 1825)
figlio del signor [1] Francesco, sindacus Universitatis Civitatis Laurini, è appellato “Magnifico” [2] e “Don” ancora in periodo feudale [3], in atti pubblici, ecclesiastici e dei pubblici Parlamenti dello Stato feudale di Laurino, nel Principato Citeriore, risultando, in tal modo, cooptato nell’antico Patriziato Laurinese.
Possidente, alla morte del padre subentra nella carica di Sindacus Universitatis Civitatis Laurini, successivamente sarà Decurione del Comune, titolare di jus patronato su altare gentilizio  [4] nella Chiesa Collegiata di S. Maria Maggiore (Caput et Mater delle Chiese dell’antico stato feudale) [5] e dunque Confratello della Nobile Congrega del Corpo di Cristo, sposato in prime nozze con Donna Antonia Villano/i, ed in seconde nozze con la Magnifica Donna Angiola de Bellis, figlia del Barone di Perito D. Domenicantonio, Colonnello di Ferdinando IV;

Figli :
D.na Teresa sposa il dott. fisico D. Domenico Durante di Laurino;
D.na Elena sposa il farmacista D. Nicola Scairati, di Felitto;
D.na Camilla sposa D. Federico Gizzi (del Gizzo) di Nicola;
D.na Isabella sposa Torribio Trotta di Laurino;

      
                 Cesare (1859),                   Francesco (1803)           Gherardo (1825)

Don [6] FRANCESCO (1803 –1885)
Possidente, Capo Urbano, Sindaco di Laurino, Sindaco Apostolico, Conciliatore, Consigliere e Presidente Distrettuale, Consigliere Provinciale in periodo pre-unitario, sposato con Donna Angela Rosa Mazzei, delle Piaggine Sottane (Valle dell’Angelo), figlia del Dottor D. Angelo Mazzei del fu dottor D. Sabato, e di Donna Anna Maria Saveria Monaco [7] del fu dottor D.Gaspare, di Sacco (nel 1822 ). All’epoca del matrimonio il dottor D.Angelo Mazzei era “Ricevitore dé dazi di consumo nella Valle di Maddaloni”.

Figli:
- D.na Antonia : sposa il dottor D. Filippo Magliani, avvocato, Sindaco di Laurino, poi segr. dell’Int. di Finanza di Napoli, figlio del dott. D. Luigi avvocato, Sindaco di Laurino, e di D.na Pasquasia Scairati di Felitto, Cavaliere della Corona d’Italia;
- - Edoardo Magliani, figlio di Filippo ed Antonia Pesce, fu eletto in Napoli Onorevole Deputato al parlamento del Regno;

- D.na Vincenza : sposa il dottor D. Raffaele Magliani, fratello del predetto D.Filippo, dottore fisico, medico cerusico della marina, Cavaliere della Corona d’Italia; D.Filippo e D.Raffaele Magliani erano fratelli di Agostino, futuro Senatore del Regno e Ministro delle Finanze dal 1877 al 1888;

Don GHERARDO (1825 –1893)
Possidente, Capitano della Guardia Nazionale (dal 1860, già Primo Tenente dal 1848), Conciliatore, Sindaco di Laurino per vent’anni, medaglia d’argento per l’Unita italiana, Cavaliere Ufficiale della Corona d’Italia. Nel novembre 1849 sposò la “nobile signora Donna Gaetana, dell’egregia famiglia Torrusio di Cannalonga” [8] , figlia di D.Tommaso e di D.na Giovannella Scelza.

Figli:
- D.na Maria ( detta Nenna );

- Don GIOVANNI ( 1851-1915):
Sacerdote, Canonico della Collegiata di S.Maria Maggiore, insegnante, Direttore didattico del distretto scolastico di Laurino , medaglia di benemerenza del Ministero della pubblica istruzione e del Min. dell’agricoltura , ecc.

- Don FRANCESCO (1856 –1916 ):
Colonnello del Regio Esercito Italiano, Cavaliere Ufficiale dell’Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro, Cav. Uff. dell’Ordine della Corona d’Italia, consigliere comunale di Laurino;


- Don ANGELO (1864–1925)
Dottore in Giurisprudenza, avvocato, Prefetto del Regno, Gran Cordone della Corona d’Italia, Gran Croce dell’O. dei SS. Maurizio e Lazzaro, Gran Dignitario dell’O. Imp. del Sole nascente (Giappone), Gran Croce dell’O. reale rumeno, Comm. dell’O. di S. Maria di Gerusalemme, ecc. ecc. . Medaglia d’oro al valore civile, morto nel gennaio 1925 nel mentre reggeva la Prefettura di Roma, ‘prima prefettura d’Italia’.
Sposa la Contessa D.na Teresa Taurelli-Salimbeni [9], nobile di Acquapendente.


Angelo Pesce a Milano

Figli di D.Angelo:
- Gherardo, dottore in giurisprudenza, poeta, scrittore;
- Gaetana (Nella). (Ramo estinto.)

- Don CESARE ( 1859- 1930 )
Possidente, Ufficiale della Milizia Territoriale, Sindaco di Laurino, Conciliatore ecc., Cavaliere Ufficiale dell’Ordine della Corona d’Italia ; Sposa D.na Virginia Spinelli, di Casalicchio, figlia del Cav. Uff. Emilio, magistrato, sindaco di Casalicchio (da lui chiamato poi Casalvelino).

Figli:
- Emilia che sposa il cav.dott.Biagio Pensa di Casalvelino;

- D. Giovanni:
Sottotenente caduto ‘combattendo valorosamente alla testa del suo plotone’ a 19 anni nella prima guerra mondiale;

- D. Umberto:
dottore in medicina e chirurgia.
--Suo figlio Cesare Francesco Pesce, S.Ten. GNR Frontiera - 5 Legione, nato a Gorda-Precotto Milano il 3 maggio 1924 caduto valorosamente il 19 aprile 1945 ad Ornavasso - Gravellona Novara a soli sei giorni dalla fine del secondo conflitto mondiale.



- D. Emilio:
dottore in giurisprudenza, avvocato, Colonnello del Regio Esercito, pluridecorato nella prima guerra mondiale, direttore del R.A.C.I di Torino; Cavaliere ufficiale della Corona d’Italia, Commendatore della Repubblica Italiana;
Ramo PESCE SPINELLI estinto.

-D. Gherardo:
dottore in giurisprudenza, Questore di Pubblica Sicurezza, Ispettore Generale di polizia, Commendatore O. Cor. d’It.
Figlio: Angelo, avvocato in Milano.
Figli di Angelo: Sandro, Stefano, Simona, Sarah, Marco, Miriam, Anna;

-D. Vincenzo:
dottore in Agraria , Fascio littore, Podestà di Casalvelino ed in tale carica il più giovane d’Italia : il figlio Umberto, dottore in giurisprudenza, morì giovanissimo;

D. FRANCESCO
imprenditore agricolo, insegnante, Fascio littore, Ufficiale della M.V.S.N. Centurione, Podestà di Sacco, Ispettore federale della XVI zona, Commissario prefettizio di Laurino, Conciliatore comunale, Ufficiale di cpl del Regio Esercito e volontario nella II guerra mondiale, Ten. f. cong., Cavaliere Ufficiale della Repubblica Italiana, Benemerito della P.I. e dell’Agricoltura. Poeta e Scrittore.
Sposa Donna Nina Lillo di Stio [10].

Figli:
- Ada, Giovanni, Cesare, scomparso prematuramente, Laura .




Note

1 L’appellativo di signore era riservato al ceto c.d. “civile”.

2 Sottolinea l’appartenenza all’elite locale e la probabile cooptazione, recente, al patriziato laurinese.

3 La legge eversiva della feudalità è del 2 agosto 1806.

4 Ancora oggi sormontato dallo stemma gentilizio della famiglia Pesce; Descrizione dello Stemma : d’azzurro al delfino d’argento posto in fascia, tenente un anello d’oro in bocca, nuotante sul mare ondato d’azzurro e d’argento, fissante un sole raggiante posto nel cantone destro del capo, tre stelle (8) d’oro poste nella sinistra del capo (2 e 1); Allegoria: Il Delfino araldico = La latina Humanitas, perché porta a riva il naufrago; L’anello d’oro = L’opulenza; Il Sole araldico = La Sapienza, lo Splendore; Tre stelle a 8 punte = tre secoli di antichità.

5 La famiglia possedeva il beneficio di un altro altare, già dal XVIII sec., nella Chiesa di Ognissanti.

6 Don in atti pubblici tra i quali i Parlamenti provinciali di principato Citeriore, notarili etc.

7 Famiglia molto influente la Monaco, basti pensare che i figli del predetto dottor Don Domenico Monaco, D. Gaspare e D. Raffaele furono, più tardi, il primo nominato, poco dopo l’Unità d’Italia, nel 1864, Senatore del Regno dal Re Vittorio Emanuele II, ed il secondo, Cardinale, Vicario Apostolico della Santa Sede (entrambi avevano unito al cognome Monaco quello della nobile loro ava La Valletta ( La m.ca Lucrezia LaValletta, moglie dell’avo Mag.co dottor prof. Carlo Monaco, professore di legge all’Università di Napoli, nato nel 1700, discendeva da Giovanni Parisot de la Vallette, Gran Maestro dell’Ordine di S.Giovanni di Gerusalemme, che sconfisse, nel 1565, i Turchi che da quattro anni assediavano la Capitale di Malta e, che da lui, poi, prese il nome La Valletta “Valor valet, si scrisse sulla sua tomba, sed plusquam valor valet Valletta” cfr. Carmine Troccoli ‘La baronia di Saccho, ed. Montesacro 2000).
Fratelli di Donna Anna Maria Saveria Monaco erano : D. Baldassarre, proprietario; il Reverendo Don Carlo Maria; D.Domenico, Presidente della Gran Corte Criminale in Teramo; D.Giovanni, Ispettore generale di Polizia in Napoli.

8 G. Pecori “Storia di Laurino”, 1890. Un prozio di D. Gaetana, il Vescovo Vincenzo Torrusio, aveva capeggiato nel 1799 la reazione alla Repubblica nel Cilento, nominato dal re Vicario generale, Luogotenente e Membro della Suprema Giunta di Governo’. Dal matrimonio con donna Gaetana discende la parentela con le famiglie: MOGROVEJO, feudataria di Cannalonga e della quale si venera sugli altari San TORIBIO Vescovo, PISANI-MASSAMORMILE, antichissima e nobile famiglia napoletana. (Dal libro d’oro della nobiltà italiana “Pisani-Massamormile – Famiglia di nobile ed antichissima origine veneziana, resid. Napoli. Trasferitasi in Amalfi intorno al XIV sec., ha ivi lasciato segni indubbi della sua antica nobiltà. Vi è la tomba di famiglia nella chiesa di Tramonti. Recatasi per ultimo a Napoli, fu riconosciuta nobile < per antichissimo possesso di nobiltà> dal tribunale di S.Lorenzo nel 1730. Occupò in città posizioni ragguardevoli e contrasse nobili parentele. Ebbe fin dal 1601, tomba nella chiesa di S.Pietro Martire. Figura iscritta nell’Augustissima Compagnia della Disciplina della Santa Croce, fra i più nobili sodalizi napoletani, fin dal 1600. Nobile (mf). Arma: d’azzurro alla banda d’oro accostata da cinque rose, 3 in campo e 2 in punta.”. In archivio FP lettere dei nipoti Pisani Massamormile agli zii Angelo e Teresa Pesce; PINTO di Vallo della Lucania, diramazione della nobile famiglia PINTO Patrizia di Salerno ( si nota ancora il palazzo a via Mercanti), i Baroni Pinto di Casalvelimo ed i Marchesi Pinto di Capaccio ( la Marchesa Maria, Zia Marietta, nata Bellelli, ha battezzato mio padre Giovanni nel 1926), gli STROMILLO di Gorga ( a metà Ottocento Don Liborio Stromillo era Dottore in Medicina, Consigliere Distrettuale, socio corrispondente della Società economica di principato Citra, ecc.ecc. . Il fratello Mons. Dott. Antonio Maria Stromillo, nato in Gorga l’11 luglio 1789 fu il primo Vescovo di Caltanissetta dal 1845 al 1858, anno della sua morte,) ed altri importanti casati.

9 Antica e Nobile famiglia di Siena – Di esponenti della stessa parla Dante Alighieri nel XXIX Canto dell’ “Inferno” nella Divina Commedia. Famoso il loro palazzo (oggi sede centrale del Monte dei Paschi di Siena) e la piazza antistante ad essi dedicata.

10 Dalla cui unione scaturisce la parentela con i Lombardi di Rutino e Magliano, i Puca ed i Magnoni di Rutino, i Baroni Mazziotti di Celso
(D. Angelo Lillo, fratello di donna Nina, moglie di Francesco Pesce, aveva sposato D.na Concetta Mazziotti di Celso, figlia del Barone Francesco) ed altre distinte famiglie cilentane.

 

 

 

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