Altosinno I nevaioli del monte Cervati
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Giuseppe Altosinno
Vendita della neve  (2)

Ho parlato lungamente con mio padre Mario della rubrica sui raccoglitori di neve.
Mio nonno, Giuseppe Altosinno era uno di quelli che andava sul monte Cervati a raccogliere la neve. Più che raccogliere bisogna dire segare. Infatti si trattava di neve ghiacciata, per cui ne segava dei blocchi e li metteva in sacchi di iuta per limitarne lo scioglimento. Queste operazioni venivano fatte su commissione dei medici del paese per gli ammalati.
Mio padre è nato nel '47. Nei suoi ricordi c'è il racconto che in famiglia veniva fatto, ed è giunto sino a noi, ma datare precisamente la cosa non mi è possibile. Di sicuro negli anni '40 era ancora in uso raccogliere la neve.
Era un lavoro difficile e pericoloso.

In pochi erano disposti ad affrontarne i rischi. Mio nonno partiva di notte, a dorso d'asino. Nella notte nera come la pece, quando non c'era luna, l'uomo era completamente affidato all'animale e al suo istinto. Ma non c'era altra alternativa. Il fresco della notte e del primo mattino erano indispensabili a preservare il più possibile il prezioso carico. Certo, lo si faceva per denaro, ma questo non toglie fascino al racconto né al personaggio.

Almeno per me che questo nonno morto nel mio anno di nascita l'ho conosciuto attraverso i ricordi di famiglia e qualche foto. Un uomo piccolo dalla tipica fisicità contadina, la muscolatura tornita da fatiche sole e sudore (uno dei tanti re contadini, come nella bellissima foto sul sito). Mi emoziona pensare a quell'uomo a dorso del suo asino che lo conduce attraverso le tenebre.

Chissà quali pensieri nell'oscuro silenzio?! Non è dato sapere.
Resta il fotogramma di una vita in cui ancora non c'era strappo tra natura e natura umana.

Si ringrazia Andrea Altosinno per aver raccolto questa memoria

::Vendita della neve::


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